Nel post di oggi pubblico alcune fotografie di un aeromobile che tutti gli appassionati di scie e aerei avranno sicuramente osservato o financo fotografato o filmato, e sul quale molti di noi sono sicuramente saliti: l'Airbus A319 della compagnia EasyJet.
L'Airbus A319 è un piccolo aereo, lungo poco più di 33 metri, ed è un abituale frequentatore dei cieli di Milano. In particolare i cieli della mia città sono spesso solcati da A319 della compagnia EasyJet, compagnia facilmente riconoscibile a causa della caratteristica e vivace livrea bianco-arancione.
Gli A319 EasyJet sorvolano Milano sia in transito ad alta quota (è quindi possibile vedere tali apparecchi rilasciare delle belle scie sulla città) ma anche a bassa quota, vista la vicinanza alla città di due aeroporti dove la EasyJet fa scalo. E' bene quindi imparare a conoscere questo simpatico e assiduo frequentatore dei nostri cieli.
Vediamo allora delle fotografie di A319 EasyJet ripresi a differenti quote di volo ed anche a terra, utilizzando una macchina fotografica ad alto zoom.
Le fotografie
Le fotografie
Iniziamo da una fotografia di un aeromobile in volo nei cieli di Milano mentre rilascia una scia, scattata alle 12:20 del 10 novembre del 2007. La foto originale ha una risoluzione di 3264 x 2448 px2 distribuiti su un sensore con base di 5,76 mm (ricordo che blogger ridimensiona le immagini a una ris. max di 1600 x 1200 px2); la distanza focale è di 83 mm. L'apparecchio è lungo nella foto originale 143 px.
Vediamo un particolare dell'apparecchio da cui si riconosce la caratteristica sagoma dell'A319 e la inconfondibile livrea bianco-arancione EasyJet.
Possiamo sapere a che quota stava volando questo simpatico A319 con scia? Sì, possiamo. Come più volte spiegato in questo blog, conoscendo alcuni parametri della fotografia di un aereo e alcune caratteristiche della fotocamera utilizzata, e conoscendo la lunghezza reale dell'aereo, con una semplice formula* possiamo stimare in maniera discretamente accurata a che distanza l'apparecchio si trovava da noi e, in ultima istanza, a che quota stava volando.
In questo caso un semplice calcolo fornisce per la distanza aereo/macchina fotografica un valore superiore agli 11mila metri. Considerando un angolo di elevazione compreso tra 70° e 90° (inclinazione della macchina rispetto al suolo) possiamo stimare una quota di volo compresa tra i 10mila e gli 11mila metri circa.
E visto che nella foto c'è una bella sciona, possiamo possiamo sapere se quel giorno a quella quota esistevano le condizioni per la formazione di scie di condensazione? Sì, possiamo. Il 10 novembre 2007, le condizioni atmosferiche erano sicuramente idonee per la formazione di scie di condensazione dai 10mila metri in su.
Presi insieme, questi dati permettono di identificare l'aereo che appare nella foto come un A319 EasyJet immortalato mentre rilascia una scia di condensazione.
Vediamo ora una foto di un aeromobile che volava invece a bassa quota su Milano. La fotografia è del 2 maggio 2008.
I parametri della fotografia sono gli stessi del caso precedente. La lunghezza dell'apparecchio nella fotografia originale è però ovviamente maggiore: 515 px
In questo particolare dell'apparecchio possiamo notare di nuovo la inconfondibile livrea bianco-arancione e la caratteristica sagoma dell'A319.
Il codice identificativo subalare (sigla alfanumerica che permette di identificare inequivocabilmente un aeromobile) è abbastanza leggibile. L'apparecchio dovrebbe essere il G-EZAC.
Notiamo anche come l'aereo appaia molto meglio definito rispetto al precedente, a causa della bassa quota di volo e quindi della minore distanza dalla macchina fotografica.
Il calcolo della distanza aereo/macchina fotografica fornisce un valore di circa 3100 metri. Ipotizzando anche in questo caso un angolo di elevazione compreso tra 70° e 90° otteniamo una stima della quota di volo compresa tra 2900 e 3100 metri circa.
Vediamo ora un A319 in decollo, fotografato da una angolazione differente. La fotografia è del 9 settembre 2008.
Anche in questo caso i parametri della fotografia originale sono gli stessi delle precedenti foto. L'aereo ha una lunghezza nella foto originale di 682 px.
Vediamo un particolare del velivolo.
Il codice identificativo (in questo caso leggiamo il codice dipinto sulla carlinga) è abbastanza leggibile e l'apparecchio in questione dovrebbe essere il G-EZEP.
Il calcolo della distanza aereo/macchina fotografica fornisce un valore di 2300 metri circa. In questo caso, ipotizzando un angolo di elevazione compreso tra 50° e 70° otteniamo una stima della quota di volo intorno ai 2200 metri.
Infine, vediamo tre fotografie di un A319 EasjyJet (G-EZDL) appena atterato all'aeroporto Schönefeld di Berlino. L'aereo si trovava a pochi metri da me.
La stima della quota di questo apparecchio in questo caso è più semplice, essendo infatti uguale all'altezza del carrello. ;-)))
Concludendo, a mio avviso prima di credere a tanker o scie chimiche sarebbe bene verificare le informazioni che si incontrano su internet riguardo ad aerei e scie (molte delle quali errate) e ricordare che sulla nostra testa volano tantissimi normali aerei di linea, con e senza scia. Non si può non tener conto di questo intenso e normale traffico aereo quando si considera l'ipotesi dell'esistenza di scie anomale.
Nota
*Calcolo della quota (Q) di volo di un aereo di modello noto tramite analisi di una sua fotografia.
Q = sen a*df*da*r/(pxa*d) dove
a = angolo di elevazione;
df = distanza focale in millimetri;
da = dimensione aereo in metri;
pxa = pixel aereo nella foto;
d = base ccd in millimetri;
r= risoluzione immagine in pixel (base).
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