lunedì 5 maggio 2008

A che quota volano gli aerei con scia su Milano

Esistono aerei che rilasciano scie a quote "basse" su Milano? Nel post odierno rispondo a questa domanda riportando i risultati delle mie osservazioni.

Una delle ipotesi che riguardano l'esistenza delle scie chimiche è che ci sarebbero aerei che rilasciano scie sulle città a quote "basse", intorno ai 4000 metri o meno, cosa che alle nostre latitudini non sarebbe possibile [1] e che quindi dimostrerebbe l'esistenza delle scie chimiche.
Da quando mi sono impegnato nella verifica dell'esistenza delle scie chimiche ho fotografato centinaia di velivoli che passavano su Milano e ho stimato la quota di volo di tanti aerei che producevano scie. La stima della quota è stata effettuata con un metodo che si è rivelato sufficientemente accurato e affidabile [2,3].
Quello che posso concludere dopo circa un anno di analisi, è che la quota di volo stimata per un aereo con scia è stata sempre superiore ai 7000 metri. La norma è una quota compresa tra i 9000 e gli 11500 metri. 10000, 10500 metri le quote più frequenti. Raramente osservo aerei con scia intorno agli 8000 metri.

Il dato forte è che non ho mai osservato un aereo a 3-4mila metri con scia. Anzi, quello che ho verificato è che un aereo che vola a quote basse è un qualcosa di travolgente. Quando passa un aereo a 2-3mila metri si vive una esperienza forte e se fotografi l'aereo noti tutti i particolari. Ora, se un aereo a 3000 metri rilasciasse una scia, credo che tutti i milanesi starebbero con il naso all'insù a guardare. Sarebbe qualcosa di incredibile e di inimmaginabile.
A questo punto, l'ipotesi che ci siano aerei che rilasciano scie a bassa quota su Milano non è stata verificata.

Oltre che non verificata, l'ipotesi di irrorazioni a bassa quota in continuo mi appare, a pensarci bene, anche non logica. Se esistessero aerei chimici che rilasciano scie a 3-4mila metri su Milano, visto che io fotografo (quando posso) tanti aerei con scia che passano sulla città, prima o poi fotograferei qualcuno di questi aerei chimici. Ne stimerei allora la quota, scriverei un articolo con questi dati e lo invierei a una rivista scientifica referata che non potrebbe far altro che pubblicarlo. Mi chiedo allora che senso avrebbe predisporre un sistema clandestino di irrorazioni continue a bassa quota che potrebbe essere scoperto praticamente da chiunque attraverso l'esame di una semplice fotografia.

Le mie analisi volte alla ricerca di eventuali anomali nei cieli si concentrano dunque sulle quote di volo tipiche per la formazione di scie (8-11mila metri). Sono convinto che se esistono anomalie nei nostri cieli, esse si trovano a tali quote.
Tra gli 8 e gli 11mila metri non sempre è prevista la formazione di scie, certi giorni sì, altri no dipendentemente dalle condizioni atmosferiche. E non sempre è prevista la persistenza, fenomeno che dipende dall'umidità relativa presente in atmosfera. Se quindi osservo una scia a 9-10mila metri, e le condizioni atmosferiche mi prevedono assenza di scie, oppure se osservo una scia persistente ma l'umidità registrata non lo permette, ecco che mi trovo di fronte a una possibile anomalia. Ho precedentemente pubblicato l'analisi di una giornata di scie su Milano, il 26 marzo 2008, dove ho evidenziato una di queste apparenti anomalie [4].

Avendo fotografato nel corso degli ultimi mesi numerosi velivoli, ho pensato di postare alcune fotografie di aerei che volavano a quote stimate ben diverse per mostrare come appare in una foto (scattata con zoom ottico 18X a 8MP) un aereo che dista da noi 3, 4 o 10 km. Il confronto tra le foto può essere un aiuto a capire in che rapporti di dimensione stanno gli aerei che si trovano ad alcuni chilometri di distanza tra di loro e come varia la definizione degli aerei nelle foto a seconda della quota a cui volino (ovviamente in foto scattate con condizioni simili di zoom e risoluzione).
Tutte le foto sono scattate con lo stesso zoom ottico (18X) e la stessa risoluzione (8MP). La risoluzione delle foto postate è mantenuta uguale all'originale. La stima delle quote è effettuata secondo un metodo precedentemente descritto [2,3]. Si consiglia di cliccare le immagini per ingrandirle e osservare i particolari.

Iniziamo con uno degli aerei più bassi che ho fotografato



Si tratta di un bellissimo Boeing 777ER Alitalia, aereo bello dentro e fuori. L'aereo è lungo più di 60 metri. La distanza stimata tra me e l'aereo è di 3200 metri circa. La sua quota di volo è comunque minore visto che non si trovava sulla mia verticale. Non ho registrato l'angolo di elevazione al momento dello scatto. Ipotizzando un valore di 50-80° per l'angolo di elevazione la quota stimata rientra in un intervallo compreso tra 2470 e 3170 metri circa. L'aereo è ottimamente definito e si notano numerosi particolari.

Nella prossima foto vediamo invece un Airbus A319 della EasyJet, fotografato sulla mia verticale.



L'A319 è lungo poco più di 33 metri, dunque è lungo circa la metà di un B 777. La sua distanza, e quota stimata (siamo sulla verticale) è di 4140 metri circa. L'aereo è meno definito ma riusciamo ancora a notare dei particolari.

Infine, vediamo un Airbus A321 con scia fotografato sulla verticale.



L'A321 è lungo poco più di 44 metri. La sua distanza stimata, e quota, è di 10500 metri circa. Di questo aereo so poco all'infuori del modello. Non conosco la compagnia e si notano meno particolari rispetto alle due precedenti foto. L'aereo è meno definito.

Tutti questi aerei si possono osservare a occhio nudo e addirittura, con un po' di allenamento, è possibile riconoscerne il modello al momento dell'osservazione fotografica (in certi casi si riesce a riconoscere anche la compagnia di un aereo che vola a 10mila metri; tipico esempio è il caso degli aerei della compagnia German Wings caratterizzati da una caratteristica livrea bianca e gialla).

Osserviamo adesso i tre velivoli riuniti in un collage per vedere come sono le proporzioni relative. I tre velivoli sono stati raggruppati mantenendo le loro risoluzioni originali.


Dal confronto, risulta chiaro che con un minino di esperienza è facilissimo distinguere un aereo che vola a 3-4mila metri da uno che vola a 10mila.

In questa figura vediamo invece a confronto i motori dei tre aerei (lato illuminato dal sole) rapportati alle stesse dimensioni circa. Si nota una perdita di definizione che aumenta con l'aumentare della quota stimata di volo.



Concludendo, dopo quasi un anno di analisi, non ho evidenze di aerei con scia a quote inferiori ai 7000 metri su Milano. L'ipotesi che esistano aerei che rilasciano scie a quote "basse" nei cieli di Milano non è stata dunque verificata.
I dati presentati sono facilmente riproducibili da chiunque. Facilmente ovviamente in maniera relativa; è necessario imparare la tecnica e dotarsi della necessaria attrezzatura, ma con un po' di allenamento la cosa diventa routinaria. Ricordo infine che è importante usare sempre gli occhiali da sole quando si fotografa il cielo.

Referenze


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5 commenti:

MarcoVi ha detto...

Confermo anche per le mie osservazioni sulle scie presenti sul cielo di Vicenza, che porto avanti da più di una anno, stime di quote mai inferiori agli 8000 mt, usualmente 10/11 mila mt. Concordo sul fatto che eventuali anomalie sulle scie si trovano sicuramente a tali quote.
Complimenti Cieliazzurri per la serietà e l'impegno con cui porti avanti questo blog.

un saluto

darkskies

cieliazzurri ha detto...

Grazie Darkskies!

I tuoi dati sono una conferma molto importante.

Complimenti anche a te per il tuo ottimo lavoro e la tua serietà.

Tanti cari saluti

Massimo

Anonimo ha detto...

ciao Massimo,è bene precisare che le tue osservazioni riguardano il cielo di "Milano".
altrove...è un loro problema!
concordo con darkskies circa le eventuali anomalie che possono verificarsi a quelle quote.
un caro saluto
angela

Unknown ha detto...

Ciao a tutti,
x me le scie di condensa sono talmente poche e talmente poco frequenti, che quasi tutto quello che si vede è chimico.

Senza odio,nè rancore x chi sostiene il contrario.
Saluti.

cieliazzurri ha detto...

Ciao Angela. Sì, se esiste qualcosa di anomalo in cielo, si deve trovare necessariamente a 9-11mila metri. E' verso quelle quote che si deve concentrare il nostro lavoro di analisi.

Un caro saluto, ciao :)