Le recenti risposte ministeriali alle interrogazioni sulle scie chimiche offrono spunti di riflessione sulla tematica e mi spingono a fare un nuovo punto della situazione riguardo alla mia attività di verifica dell'esistenza delle scie chimiche, ed a rivedere gli obiettivi strategici e specifici di questo blog.
Le risposte del Sottosegretario Roberto Menia alle interrogazioni Brandolini e Di Pietro sulle scie chimiche si concludono in questo modo:
"l'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo ed hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche".
Questa conclusione è in accordo con in risultati delle mie ricerche nel senso che in un anno di osservazione del cielo di Milano non ho trovato prove forti, inattaccabili e certe che le scie chimiche esistano.
Tuttavia, come i lettori di questo blog ormai sanno, ho trovato delle interessanti evidenze di possibili anomalie nelle scie osservate in certi giorni, basate su una incongruenza tra caratteristiche della scia e dati atmosferici. Tali prove devono essere assolutamente verificate e discusse con un esperto di fisica di atmosfera prima di essere considerate delle vere prove.
Il punto della situazione sulla questione delle scie chimiche potrebbe, a mio avviso, allora essere così riassunto.
Le scie di aereo che osserviamo nei nostri cieli sono quasi sempre spiegate dalla teoria scientifica di formazione delle contrails. Tuttavia, in particolari giornate si osservano delle scie per le quali si fa molta fatica a trovare una spiegazione basata sulla teoria scientifica. Le presunte anomalie si basano sulla osservazione di scie persistenti od espanse con condizioni atmosferiche che non prevedono persistenza od espansione. Secondo questa visione, queste potenziali scie anomale si formerebbero alle normali quote di volo dove si formano le scie di condensa (8-11mila metri) e sarebbero del tutto simili alle scie di condensazione. Il loro riconoscimento potrebbe essere effettuato solo attraverso complicati calcoli basati sui valori di umidità atmosferica e sulla stima della quota delle scie stesse.
Non dimenticherei poi la questione degli
oggetti sferoidali volanti, questione ancora aperta. Più volte in questo blog ho affrontato la questione di possibili oggetti sferoidali di origine e funzione non nota osservate in apparente prossimità di scie di aereo. Questo aspetto, anche
se certamente da verificare e confermare, andrebbe tenuto presente nella discussione almeno come ipotesi di lavoro.
E' necessario infine dire che sulla rete sono presenti informazioni sulle scie chimiche caratterizzate da errori di valutazione del fenomeno scie. Tali informazioni potrebbero indurre un neofita a ritenere che esistano evidenze dell'esistenza delle scie chimiche.
La situazione attuale è dunque la seguente: al momento non ci sono prove certe dell'esistenza di anomalie, ma esistono degli interessanti dati che, se verificati e confermati, potrebbero provare l'esistenza di anomalie nei cieli.
Bene. Appurato quale sia la situazione, come si pongono le persone di fronte all'affascinante mondo delle scie chimiche?
Fondamentalmente in 4 modi.
1) Non esistendo prove dell'esistenza delle scie chimiche, alcune persone ritengono che tutta la tematica sia semplicemente una bufala. Queste persone quindi non prendono assolutamente in considerazione che le scie chimiche possano esistere.
2) Alcune persone, pur conscie che non ci siano al momento prove dell'esistenza delle scie chimiche, continuano a osservare il cielo per verificare se le scie di aereo che vediamo possano essere sempre spiegate dalla teoria scientifica delle contrails oppure no. Io faccio parte di questa categoria (categoria per altro molto ristretta) dedita alla investigazione scientifica sulla verifica dell'esistenza delle scie chimiche.
3) Alcune persone, nonostante l'assenza di prove certe, ritengono che le scie chimiche esistano e che sia in atto una operazione di irrorazione continua dei cieli. Ci sono persone che ritengono che vengano sparsi alluminio e bario in cielo e che aerei rilascino scie a 2000-4000 metri.
4) Ci sono infine persone che si sono appena affacciate alla tematica e che quindi ancora non si sono fatte una idea (in bocca al lupo ragazzi, non avete idea di cosa vi aspetti, ma avrete da che divertirvi! :)
Un A319 con scia nel cielo sopra Milano.
Bene. Sulla base di questa situazione, che scopo ha un blog sulle scie chimiche? Perché qualcuno dovrebbe utilizzare il proprio tempo libero per fare un blog sulle scie chimiche? E se proprio qualcuno volesse farlo, quali dovrebbero essere gli obiettivi strategici di tale blog?
Io credo che si possa fare un blog sulle scie chimiche fondamentalmente per tre motivi:
1) Per far conoscere la tematica delle scie chimiche, fornendo ad un lettore neofita tutti gli elementi necessari perché possa farsi una opinione sulla tematica nel modo più corretto, e fornendo ad un lettore che già conosce la materia gli elementi per correggere eventuali errori di valutazione causati da mancanza di informazioni o dalle informazioni non corrette recuperate sulla rete.
2) Per divulgare i risultati delle proprie ricerche atti a verificare se le scie chimiche esistano o meno. E' ovvio che se non si trovassero prove convincenti, l'attività di ricerca non potrebbe durare in eterno.
3) Perché è divertente! :)
Vediamo allora nello specifico come conseguire questi obiettivi strategici. Vediamo cioè quali dovrebbero essere gli obiettivi specifici di un blog sulle scie chimiche. Ne ho elencati sette.
1) Ipotesi da verificare. Per prima cosa, in un blog sulle scie chimiche dovrebbe essere ben chiaro che la questione scie chimiche è una ipotesi da verificare basata su impressioni, che al momento non ci sono prove e che vari Ministri si sono espressi più volte sulla questione ribadendo la normalità del fenomeno scie come spiegazione più probabile.
2) Le normali scie di condensazione. Un sito sulle scie chimiche dovrebbe spiegare bene, con estrema chiarezza ed in maniera esaustiva, quale sia la teoria scientifica della formazione delle scie di aereo. Chi si avvicina alla tematica delle scie chimiche senza senza sapere nulla di scie e di aerei rischia infatti di rimanere invischiato nella ragnatela degli errori che riguardano le scie di aereo presenti sul web. E' bene quindi che chi si avvicini alla tematica, possa trovare on line del materiale chiaro che lo informi su cosa siano le normali scie di aereo. Questo è un punto fondamentale. Per comprendere se un fenomeno è anomalo, è assolutamente necessario capire quale sia il fenomeno normale. Il neofita che si avvicina alla tematica avrà così una possibilità in più di farsi una idea corretta di cosa siano le normali scie di condensazione di aereo. Per fare un esempio, un sito sulle scie chimiche dovrebbe informare sul fatto che è normale che una scia duri anche ore, e che si sa ciò da oltre 50 anni.
3) Gli aerei. I protagonisti della nostra storia sono gli aerei. E' dunque importante che chi si avvicini alla tematica conosca bene i modelli di aerei per poi non effettuare errori di valutazione durante le analisi. Un blog sulle scie chimiche dovrebbe quindi fornire informazioni su come riconoscere i modelli di aerei, su quali siano i principali modelli che solcano i nostri cieli, su come riconoscere le compagnie aeree.
4) Correggere gli errori. Sulla rete sono presenti delle analisi del fenomeno scie di aereo caratterizzate da errori di valutazione. Chi si affacciasse alla tematica e incontrasse tali errori potrebbe farsi una opinione basata su errori di valutazione. Inoltre, un neofita che effettui analisi delle scie di aereo senza una adeguata preparazione su scie e aerei, potrebbe effettuare egli stesso degli errori di valutazione.
Allora, una delle attività principali di un blog sulle scie chimiche dovrebbe essere quella di mostrare quali siano gli errori tipici che si commettono durante una analisi di scie. In questo modo verrebbero fornite utili informazioni grazie alle quali una persona i) potrebbe valutare le prove dell'esistenza delle scie chimiche che trova sulla rete con la giusta criticità e ii) potrebbe effettuare analisi di scie in maniera corretta evitando inutili errori.
5) Come analizzare le scie. Un altro punto fondamentale è quello di spiegare bene quali siano le metodiche di analisi che una persona interessata alla tematica potrebbe utilizzare per verificare la esistenza delle scie chimiche. La cosa migliore per una persona interessata è infatti quella di effettuare personalmente le proprie verifiche.
6) Spiegare il metodo scientifico. Questo è un punto fondamentale. Il metodo scientifico, la modalità da seguire per condurre una investigazione scientifica, è un qualcosa che non è naturalmente presente nella nostra formazione. Anzi, noi tendiamo ad affidarci alle impressioni più che alla evidenza sperimentale. E' quindi importante spiegare come debba essere condotta una investigazione scientifica (ad esempio, importanza dei controlli, delle verifiche, delle prove positive e negative etc).
7) Divulgare i risultati. I risultati delle analisi di verifica dell'esistenza di anomalie si basano su complicati calcoli schemi e diagrammi e quindi non sempre sono di facile lettura per chi non abbia dimestichezza con la letteratura scientifica. Di conseguenza sarebbe bene affiancare alla divulgazione scientifica dei risultati una divulgazione di più facile lettura.
A titolo di esempio riporto alcuni articoli che ho pubblicato sul blog seguendo gli obiettivi testè citati.
-Descirizone del metodo di analisi da seguire per verificare l'esistenza di scie chimiche. "
Ed è subito scia "
Questo è dunque il punto attuale sulla questione scie chimiche.
Chi entra nel mondo delle scie chimiche incontrerà un mondo incantato e affascinante fatto di buoni, cattivi, lotta per il bene e il male, ma fatto soprattutto di tanti errori e di informazioni sbagliate. In assenza di una adeguata preparazione sulle scie e sugli aerei, un neofita potrebbe inizialmente perdersi nella fragile ma affascinante impalcatura delle scie chimiche. Ad un certo punto però, inevitabilmente, tutti, chi prima chi dopo, si troveranno di fronte a un bivio: continuare a credere alle scie chimiche senza verificare quello a cui si crede, oppure verificare personalmente come stanno le cose e abbandonare il mondo incantato.
Con il mio lavoro tento di offrire una strada più rapida per effettuare questa verifica. Io ci ho messo un pochino per comprendere come stanno le cose, e quindi vorrei facilitare la dolorosa fase del distacco dal mondo incantato, o evitare ai neofiti di permanere a lungo in quel mondo (anche se è una esperienza divertente e sicuramente molto istruttiva :)
Spero quindi che il mio lavoro possa servire ad una migliore comprensione della tematica scie di aereo e scie chimiche a chi si debba formare una opinione sulla tematica delle chemtrails.
Ricordo, per concludere, che fotografare scie, aerei, e effettuare le analisi di verifica della teoria della contrails, è soprattutto una attività divertente e appassionante. Tale entusiasmo, insieme con la ricerca della verità, e al piacere di condividere con i lettori le mie osservazioni, sono le forza che sostengono questo blog, il cui continuo aggiornamento è un impegno sicuramente oneroso soprattuto per il tempo dedicato.
La condivisione delle proprie osservazioni diventa quindi il quarto obiettivo strategico di un blog sulle scie chimiche.
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