venerdì 12 settembre 2008

Scie e tramonti

La presenza di scie persistenti di aereo nei cieli può contribuire a rendere un tramonto spettacolare (o inquietante, a seconda dei punti di vista :-).
Il 29 agosto 2008 ho osservato nei cieli del Friuli numerose scie persistenti durante la giornata. Il sole è poi tramontato con intensi colori tra nuvole dalle forme bizzarre.
Queste sono alcune foto della giornata.

Il cielo al tramonto. 29 agosto 2008.











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8 commenti:

Cuorenero ha detto...

Belli !
:D

cieliazzurri ha detto...

Sì!

Hanmar mi ha fatto conoscere il tuo interessante sito :)

Ciao

Massimo

Cuorenero ha detto...

Ah grazie !
Sono contento che lo trovi interessante, spero possa esserti utile per le tue ricerche. Nel caso dovessi trovare degli errori fammi sapere, perchè ci tengo a dare informazioni corrette.
Ah a proposito ti secca se aggiungo un link al tuo blog nel mio sito ?

cieliazzurri ha detto...

Ciao, hai ben detto. Fornire risultati, dati, analisi corrette è la cosa più importante.
Proprio per diminuire la possibilità di errori, il controllo dei dati da parte di altre persone, magari prima della pubblicazione, è di fondamentale importanza. Quando possibile, mi rivolgo ai miei colleghi di lavoro o di ricerca sulle scie per una verifica dei risultati prima di pubblicarli. In ogni caso periodicamente effettuo io stesso delle verifiche sui miei risultati in base alle nuove conoscenze acquisite.
Sarò lieto di leggere i tuoi lavori che farò conoscere anche all'"Ambasciatore" ;-)
Grazie per il link.

Ciao

Massimo

Hanmar ha detto...

Palafreniere, prego :D

Saluti
Hanmar

scie-nziato ha detto...

Ciao,
cieliazzurri è da tempo che ti volevo chiedere alcune cose per soddisfare una mia curiosità che in questi giorni è aumentata a causa di quanto scritto da altri che ti hanno definito (tanto per cambiare)traditore.

Mi riferisco alla tua partecipazione alla trasmissione rebus assieme a straker, dopo questi mesi trascorsi a studiare attentamente il fenomeno e dopo le tue considerazioni finali, ti sentiresti ancora di sottoscrivere quanto detto in trasmissione e, soprattutto, saresti ancora daccordo di definirti ricercatore alla pari di straker?

E' solo una curiosità personale a cui, ovviamente non sei tenuto a rispondere ne pubblicamente ne in privato, così come non sei tenuto a pubblicare questo post.

A prescindere dalla tua volontà di rispondermi ti ringrazio solo per averlo letto e, soprattutto, per aver dimostrato che anche chi la pensa in maniera diversa può fare ricerca seria se non si fa deviare dai pregiudizi.

grazie

cieliazzurri ha detto...

Ciao Scie-nziato


Rispondo volentieri alla tua domanda. Ricordo che la sezione dell’articolo “Un anno di scie persistenti su Milano” riguardante il mio percorso formativo risponde parzialmente alla tua domanda. Ovviamente sarebbe anche un piacere poterne discutere personalmente, magari discutendo anche di tante interessanti tematiche quali le misure di umidità, il traffico aereo, le rotte :)

Come ho scritto dunque in quella sezione dell’articolo, a un certo punto delle mie ricerche scoprii che molte delle cose che si dicono sulle scie chimiche sono sbagliate da un punto di vista scientifico. Le mie verifiche sugli aerei fotografati nei cieli di Milano mostrarono poi che:
i) non ci sono anomalie negli aerei, e gli aerei per i quali è stato possibile effettuare l’identificazione sono risultati normali aerei di linea;
ii) non ci sono evidenze di scie a bassa quota.
Gli unici dati apparentemente anomali raccolti sulle scie, come sai, riguardano le discrepanze tra persistenza osservata e dati di umidità delle radiosonde (gli oggetti sferoidali sono un’altra questione).

Ora, se dovessi andare nuovamente a Rebus per parlare di scie, riporterei i risultati di un anno di lavoro sulle scie. Direi quanto segue:
“In un anno di ricerche non ho trovato evidenze di anomalie nelle scie e negli aerei fotografati nei cieli di Milano (ed anche in due casi di Berlino) se si escludono:
i) le tre (adesso quattro) giornate in cui ho osservato persistenza ma senza la umidità necessaria per la persistenza, e
ii) una scia apparentemente nera.
Questi due risultati non possono ancora essere definiti anomalie in quanto devono essere verificati da esperti del campo (ricercatori che di lavoro fanno ricerca sulle contrails ed esperti di motori di aerei). Al momento, non ho quindi evidenze di anomalie nel fenomeno scie che siano forti, inattaccabili e verificate da altri ricercatori”.

Ricordo che il mio lavoro è stato quello di verificare l’esistenza di anomalie, non quello di dimostrare la normalità del fenomeno. In assenza di anomalie, io identifico una scia come una normale nuvola di ghiaccio. Questo perché le scie di aereo sono un fenomeno normale, conosciuto e studiato da più di 50 anni. E’ chiaro però che la mia identificazione è la migliore possibile, ma non è una identificazione al 100%. Se qualcuno volesse il 100% bisognerebbe campionare tutte le scie. Un lavoro impegnativo e dispendioso che dovrebbe essere motivato da forti evidenze di anomalie, che al momento non ho trovato.

La ricerca scientifica è fatta così. Si parte da una impressione:
“Che strane scie… forse non sono normali”.
Si elabora una ipotesi:
“Esistono aerei che rilasciano scie anomale”.
Poi si verifica questa ipotesi avendo cura di mantenere un atteggiamento neutrale durante le verifiche.
“Dopo le mie verifiche le scie non hanno mostrato anomalie. La ipotesi degli aerei chimici non è verificata”.

Ricordiamoci che una scienza fissa, immobile, non porterebbe da nessuna parte. La scienza è movimento, dinamismo, verifica, cambiamento.

Ora continuo ad osservare il cielo. La forza trainante che mi spinge a stare col naso all’insù è duplice: la passione per la fotografia di aerei, nuvole e scie (e ovviamente non dimentichiamo le mie care sfere volanti ;-) e la forte volontà di fornire informazioni il più possibile corrette sulle scie di aereo.

Ciao :)

Massimo

scie-nziato ha detto...

Ti ringrazio (in ritardo perchè è qualche giorno che sono fuori casa)per la cortese risposta e buone foto.

ciao