lunedì 10 marzo 2008

Come nasce una scia

In una giornata, il 19 gennaio 2008, caratterizzata dalla presenza di numerose scie di aereo nel cielo di Milano, filmando un aereo che passava sopra la mia abitazione ho potuto casualmente riprendere il momento in cui si iniziano a formare le scie dietro ai motori.
Ho identificato il velivolo filmato come un Airbus A330 e le sue scie come normali scie di condensazione, non avendo trovato evidenze di anomalie.
Rimando la discussione su questo video e sulla identificazione del velivolo e delle scie al prossimo post.

Video: Onset of a Trail

9 commenti:

MarcoVi ha detto...

Ciao Cieliazzurri,
sei riuscito ad effettuare anche una stima della quota dell'aereo?

cieliazzurri ha detto...

Ciao Darkskies, la quota di volo stimata dell'aereo è intorno ai 9000 metri, riferita a quando ancora l'aereo non emetteva la scia.

Rosario Marcianò ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Ciao Cieliazzurri, quella mi sembrerebbe una classica operazione di irrorazione molto simile ad altre operazioni di spray. Mi pare un po' troppo in alto per essere una normale scia di condensa e la densità mi sembra eccessiva per una contrail. Ciao. Ric

cieliazzurri ha detto...

Le impressioni sono importanti, ma i risultati di una ricerca non possono basarsi su impressioni.

Nel prossimo post presento i risultati dell'analisi del video che mostrano chiaramente che non ci sono evidenze che la scia osservata sia chimica.

Noi possiamo avere tutte le impressioni possibili, ma per dire che una scia osservata è una scia chimica è necessario avere prove certe.
Le impressioni non bastano.
Le impressioni sono uno stimolo all'investigazione.

MarcoVi ha detto...

Cieliazzurri prima di tutto lasciami esprimere tutta la mia solidarietà nei tuoi confronti, trovo le parole di straker tanto ingiustificate quanto tristi..stessa storia dei precedenti con luogocomune e sciechimiche.org...Tornando seriamente sull'argomento non capisco l'affermazione di Ric che parla di altitudine troppa elevata per la formazione di una contrail...la definizione stessa di contrail parla di quote superiori agli 8000..in questo caso siamo sui 9200 quindi vi è chiaramente possibilità di formazione...sul fatto dell'umidità relativa le contrail non persistenti si possono formare anche a valori minori del 60/70% richiesto solamente per quelle persistenti...in questo video non si ha cmq evidenza se le scie prodotte sono persistenti o meno...il 19 gennaio a 9120mt vi erano -45.3° e un hr pari al 37%..bene inserite questi dati nell' applet delle contrail e vedrete che con questi dati vi erano le condizioni per la formazione di scie non persistenti come da immagine ottenuta QUI

un saluto a tutti e verificate sempre di persona le affermazioni che sentite giorno dopo giorno come sta facendo il buon Cieliazzurri...

cieliazzurri ha detto...

Ciao Darkskies, ti ringrazio molto per la tua solidarietà, per il tuo attento commento e per l'utile applet.

Sì, a questo punto è meglio dimenticare la triste vicenda dei commenti di Straker.

Per quanto riguarda la giornata del 19 gennaio, come spiegherò nel prossimo post, i dati dei radiosondaggi confermano perfettamente i risultati della mia analisi relativa alle riprese del video.

Spero di postare a breve l'articolo.

Un caro saluto e a presto.

cosmino ha detto...

Ma quindi, se non ho capito male, nei momenti in cui sarebbe comparsa solo la prima scia, esistevano per forza di cose due differenti corridoi atmosferici, disposti lungo la direzione dell'aereo, distanziati tra loro pochi metri e con valori fisici di T e RH molto distanti tra loro. O perlomeno tanto lontani da giustificare la presenza di una scia di condensazione nel primo "corridoio" e nessuna scia nell'altro (salvo poi comparire anche in quello, ma solo dopo un determinato periodo).
Se questo è corretto (spero di essere riuscito a spiegarmi) vuol dire automaticamente che i valori di T o RH possono variare di parecchio, alla medesima altezza, nel giro di soli pochi metri.
Io lo trovo alquanto inverosimile.

cieliazzurri ha detto...

Mi sembra di aver capito che ti riferisci all'inizio sfasato della formazione delle due scie dell'A330.
Un commento interessante.

La presenza di due corridoi paralleli con condizioni atmosferiche differenti è teoricamente possibile, ma che l'aereo volasse esattamente in mezzo alla linea di demarcazione dei due corridoi, con un motore in ciascun corridoio è abbastanza improbabile.

La mia spiegazione del fenomeno delle scie sfasata è, al momento, un'altra.
E' possibile che i due motori non avessero lo stesso identico regime. Questo potrebbe far sfasare la formazione delle due scie di qualche secondo.

La condensazione avviene quando la somma di umidità atmosferica e umidità del motore raggiunge la saturazione. A parità di umidità atmosferica, se l'umidità fornita dai due motori è differente, le scie si formano in momenti diversi.

Sto completando l'analisi del video e delle fotografie del velivolo, e a breve ci saranno tutti i dati analizzati.