sabato 25 agosto 2007

Nuova interrogazione parlamentare sulle scie chimiche

Informo che il Senatore Amedeo Ciccanti (UDC) ha presentato in data 8 agosto 2007 una interrogazione ai Ministri della difesa e della salute con richiesta di risposta scritta riguardante le scie chimiche.

In tale interrogazione il Senatore spiega che da denunce di cittadini e servizi della stampa locale, in particolar modo dell’anconetano, sembra che dalle scie chimiche derivino conseguenze disastrose sulla salute dei cittadini.
Ciccanti ricorda anche che da precedenti interrogazioni fatte ai dicasteri competenti non sono mai arrivate risposte chiare, convincenti ed esaustive e che tale vaghezza ha rafforzato il convincimento che si tratti di fenomeni pericolosi da tenere nascosti.
Il senatore chiede di sapere, tra le altre cose, quali accertamenti ed eventuali riscontri siano derivati dall’esame delle scie chimiche in ordine al loro grado di inquinamento dell’aria e di pericolosità per la salute pubblica, e da chi siano autorizzati e perché gli aerei che rilasciano scie chimiche.

Il testo integrale di tale interrogazione (atto n 4-02585) è consultabile qui:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=277984

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi viene da chiedere: se davvero fosse una bufala, quante altre bufale hanno avuto così tante interrogazioni parlamentari a vari livelli?
Attendiamo l'ennesima risposta evasiva dei Ministeri..mi raccomando: tienici aggiornati sugli esiti!
Carlo

cieliazzurri ha detto...

Ciao Carlo.
Speriamo che la risposta arrivi presto. L'ultima ci ha messo 5 mesi.

Effettivamente io non ricordo di bufale discusse in così tanti parlamenti.

In ogni caso a mio modo di vedere l'esistenza delle scie chimiche dovrà essere dimostrata in maniera rigorosamente scientifica. Se l'esistenza delle scie chimiche sarà accettata dalla comunità scientifica, la questione dovrà essere necessariamente presa in considerazione in ambito politico.

Rosario Marcianò ha detto...

Il guaio è che la comunità scientifica prende i finanziamenti se si allinea. Quindi...

Rosario Marcianò ha detto...

La risposta sarà come le altre: evasiva.

cieliazzurri ha detto...

No no... ti assicuro.

La comunità scientifica comprende tante persone.
Ti assicuro che conosco tanti scienziati seri, onesti e preparati.

Dove lavoro, la maggior parte delle persone non conosce la questione delle scie chimiche. Ma quando parlo a qualcuno di scie, non trovo tanto scetticismo. Chiaramente lo scienziato informato sulle scie chimiche tenta subito di spiegare la cosa in termini di fenomeni normali e all'inizio ci scherza su. Ma di fronte ad evidenze forti, egli è pronto ad accettarne l'esistenza. Non potrebbe essere altrimenti.

I finanziamenti all'università si prendono presentando un progetto. I soldi arrivano in base al tipo di progetto.
Quello che tu dici forse è: se uno scienziato dell'atmosfera si interessa di scie chimiche non riceverà un soldo, quindi a lui conviene non interessarsene. Io questo non lo so. Ma non è così fondamentale.

La questione importante è: se a uno scienziato serio, onesto e competente, ripeto, serio, onesto e competente, arriva il manoscritto con i dati relativi a "La prova" da referare, se egli reputa che tali dati siano corretti egli esprime un giudizio di idoneità, il lavoro viene accettato. E poi il referee rimane anonimo. Solo l'editor del journal ne conosce il nome. Per cui il referee non rischia niente.
Chi rischia qualcosa tuttalpiù è l'autore che potrebbe esporsi a critiche nel caso che l'articolo fosse pubblicato.
Ma una volta pubblicato, tutto sarebbe diverso.

Anonimo ha detto...

Come funzionano le interrogazioni parlamentari? Ovvero: in che data verra dibattuta in parlamento e quando vi sarà data risposta?

cieliazzurri ha detto...

Ciao Emiliano. L'ultima interrogazione parlamentare sulle scie chimiche, quella del Senatore Nieddu, ha avuto risposta dal Ministro Pecoraro Scanio dopo 5 mesi.
Questo post discute tale risposta.
Il testo integrale dell'interrogazione Nieddu e della risposta si può leggere qui.

scalzasempre ha detto...

è comunque difficile orientarsi tra le informazioni. Io sono mesi che cerco di capire ma mi sono convinta che questo è un REALE problema proprio leggendo tutto quello che si dice contro.

croMa laPa ha detto...

Perchè non finanziamo noi PRIVATI un team di CHIMICI, FISICI ed INGEGNERI AEROSPAZIALI freelance per noleggiare un aereo e raccogliere un centinaio di campioni in quota su quelle che riteniamo essere scie chimiche?

Il centro di ricerca aerospaziale tedesco DLR lo ha fatto per altri scopi (la modellizzazione dei "cirri" provocati dalle scie di condensa - il CoCiP).

Qui il link al Progetto CONCERT.

Quanto può costare noleggiare un aereo come il Falcon della DLR?

Lo chiedo soprattutto a te Straker, che di aerei e di costi dovresti saperne di più! Vorrei fare una stima della spesa complessiva e valutare il numero di persone necessarie a finanziare il progetto.

Se aspettiamo le Istituzioni o le "autorità" possiamo star qui a discutere in eterno. Quello che ci serve è una prova statistica dei campioni e la loro composizione chimica completa.

croMa laPa ha detto...

Hai provato a fare queste tre ricerche su Google:

- "Operation LAC" (Link diretto al documento)

- "Project SHAD fact sheet" (Link diretto al documento)
(in questo, in particolare, viene fuori un nome che in questi giorni sta facendo il giro del mondo: ESCHERICHIA COLI)

- "Zinc Cadmium Sulphide dispersion trials" (Link diretto al documento)


Oltre che sconcertato, sono sempre più CONVINTO CHE LE SCIE CHIMICHE ESISTANO.
E spero che dopo la lettura di questi tre documenti si convincano anche i superscettici.

Almeno della POSSIBILITA' che si possano "spruzzare" composti chimichi o particolati metallici tramite aerovelivoli (e addirittura navi).

Già il "The Guardian" - addirittura nel 2002!!! - aveva parlato di come sia facile occultare simili ESPERIMENTI: Millions were in germ war tests