martedì 1 aprile 2014

Le scie del 31 marzo 2014

Condizioni atmosferiche favorevoli alla formazione di scie di condensazione ieri a Milano, con basse temperature alle tipiche quote di volo (-66,7°C a 210 hPa) e valori di umidità relativa abbastanza elevati (56% a 300 hPa). Contrails previste a partire da 300 hPa (qui il grafico pressione / temperatura, con i valori di temperatura critica calcolati utilizzando il software Contrail Forecasting di MarcoVi e Markogts).
Il passaggio più interessante della giornata è stato quello del B777 S2-AHM della Biman Bangladesh Airlines che ha sorvolato Milano nel tardo pomeriggio, proveniente da Roma, con una lunga scia (livello di volo: 10965 m). Riporto qui di seguito una fotografia del velivolo scattata utilizzando una fotocamera reflex ed un telescopio newtoniano come obiettivo. Setup utilizzato: Canon 400D + Televue barlow 2x + Skywatcher 10". Allego come di consueto il relativo tracciato ADS-B (cortesia di Flightradar24.com). Ricordo che la riproduzione della foto non è consentita senza previa autorizzazione.

IMG_7282a


Anche oggi condizioni favorevoli per la formazione di contrails a Milano (qui il grafico pressione / temperatura per la giornata del 1 aprile 2014).

16 commenti:

Unknown ha detto...

Grande foto..ben tornato! Vas

cieliazzurri ha detto...

Ciao Vas, grazie per il commento!

Wasp ha detto...

Ci sei mancato, cieliazzurri; bellissima la foto e ottimo il post.

MarcoVi ha detto...

Tankeroni dal Bangladesh ;))))))

ciao Massimo!!!!!

cieliazzurri ha detto...

Ciao Wasp, un caro saluto e grazie per i commenti!

cieliazzurri ha detto...

Ciao Marco, quanto tempo!! Un caro saluto e a presto!

Unknown ha detto...

Gran bella foto!!! Complimenti!!!

cieliazzurri ha detto...

Ciao Giuseppe, grazie per i complimenti!

The Foe-Hammer ha detto...

Se strakkino vede questa foto fa partire subito una colletta per acquistare un telescopio e la reflex :D

altotas ha detto...

Ciao Cieliazzurri, complimenti per le bellissime fotografie che non lasciano adito a dubbio alcuno su quali aerei, a quali quote e di quale natura siano le scie. A me personalmente rimangono dubbi sull'esistenza di tecnologie in grado di "giocare" con la condensazione, e con questo non voglio opinare che probabilmente nel 99,9% dei casi trattasi di normali scie di condensazione. A questo proposito volevo chiederti e chiedere a questo nobile consesso un parere anche conciso su questa testimonianza, essendo io per giunta assai scarso nella lingua inglese. Ti ringrazio anticipatamente e ringrazio quanti vorranno esporre il loro indipendente punto di vista: https://www.youtube.com/watch?v=jHm0XhtDyZA

Nico ha detto...

LA Meghan era un sergente dell'aeronautica americana. Non era un'ingegnere come viene spesso indicata ma lavorava come magazziniere nei depositi di materiali per la riparazione di aerei. Quindi tutti quei prodotti che "ha visto passare" sono normali prodotti che troveresti in una base aerea addetta alle riparazioni.
La cosa che fa subito drizzare le orecchie è che chiede subito quanti CREDANO a questa fantomatica geoingegneria: ma come, sei li' a portare le prove o a recitare una parabola?

Nico ha detto...

P.S.: anche da parte mia un carissimo saluto al padrone di casa.
;-)

altotas ha detto...

Grazie Nico per il tuo punto di vista. Approfitto per chiederti un altro parere su questa idea geoingegneristica:
http://m.iopscience.iop.org/1748-9326/4/4/045102

In particolare mi colpiscono questi punti (scusate per la pessima traduzione):

Soot particles emitted from aircraft jet engines may possibly nucleate ice through heterogeneous nucleation (e.g. Möhler et al 2005b), but soot particles may also become coated with soluble species that make them act more like homogeneous freezing nuclei (Möhler et al 2005b, 2005a, DeMott et al 1999). Other studies have found that jet fuel exhaust particles fail to nucleate ice below water saturation (DeMott et al 2002), and that fresh biomass combustion particles act as homogeneous freezing ice nuclei (DeMott et al 2009).

Le polveri emesse dai motori degli aerei possono condensare il ghiaccio per mezzo del processo di nucleazione eterogenea, ma le stesse polveri possono altresì essere rivestite da composti solubili che le rendono più simili a nuclei di condesazione omogenei. Altri studi riportano che i particolati degli scarichi dei motori degli aerei falliscono nel condensare il ghiaccio al di sotto della soglia di saturazione per l'acqua agendo come dei nuclei di condensazione omogenei.

Since commercial airliners routinely fly in the region where cold cirrus clouds exist, it is hoped that the seeding material could either be (1) dissolved or suspended in their jet fuel and later burned with the fuel to create seeding aerosol, or (2) injected into the hot engine exhaust, which should vaporize the seeding material, allowing it to condense as aerosol in the jet contrail. The objective would not be to seed specific cloud systems but rather to build up a background concentration of aerosol seeding material so that the air masses that cirrus will form in will contain the appropriate amount of seeding material to produce larger ice crystals.

Dal momento che gli aerei di linea volano routinariamente nelle regioni dove sussistono i freddi cirri, si potrebbe sperare di poter dissolvere/sospendere il materiale in oggetto direttamente nel carburante degli aerei per essere bruciato insieme al carburante stesso e creare successivamente l'aerosol voluto oppure iniettare il materiale nello scarico caldo del motore così da vaporizzare e ricondensare lo stesso come aerosol nella scia di condensazione dell'aereo. L'obiettivo non sarebbe di inseminare gruppi parcellari di sistemi nuvolosi al contrario di creare una concentrazione di fondo costante di questo aerosol cosicchè le masse d'aria generanti cirri contengano concentrazioni tali di detta materia da formare grandi cristalli di ghiaccio.

Mi colpisce il fatto che nei documenti ufficiali viene spiegato che le scie di condensazione persistenti si formano più efficientemente dei cirri naturali perchè attraverso la via di nucleazione eterogenea, in questo lavoro esistono al contrario dei riferimenti che aprirebbero un punto interrogativo su tale processo. Inoltre mi colpisce l'idea di utilizzare gli aerei di linea per il rilascio di nuclei di condensazione idonei alla formazione di cristalli di ghiaccio sovradimensionati capaci di precipitare a quote inferiori. Forse gli scienziati stanno davvero cercando di salvare il pianeta per mezzo di scie di condensazione appena più performanti di quanto non fossero in passato ? E' solo un'ipotesi fantasiosa ovviamente, ma mi sembrava interessante ragionare su questi punti. Grazie.

Nico ha detto...

Penso che la più parte delle "polveri" siano già presenti in atmosfera, come la sabbia che viene portata dal vento. Non penso che delle polveri possano uscire indenni il passaggio in un motore turbofan (quelle che entrano, ovvio, non quelle che circolano ai lati).
Con tutti i gas serra e quello che mandiamo in aria noi con il riscaldamento, le auto, gli inceneritori... c'è materiale che basta.

altotas ha detto...

Grazie Nico, io ho pensato anche che l'accelerazione del ciclo dell'acqua verificata scientificamente e causata dal riscaldamento globale legato verosimilmente all'inquinamento, determina una più frequente ascesa dell'umidità alle quote di volo degli aerei di linea. Questo potrebbe spiegare, insieme all'incremento del traffico aereo, l'aumentata frequenza delle scie di condensazione persistenti, e di qui forse un certo imbarazzo delle istituzioni, nel dover ammettere che l'ecosistema del pianeta potrebbe risultare gravemente ed irreversibilmente compromesso e la frequenza delle scie potrebbe esserne un sintomo suggestivo. Si preferisce piuttosto alimentare con strani silenzi/assensi la panzana degli aerei militari a bassa quota che rilasciano aerosol chimici, piuttosto che ammettere il disastro imminente in atto. Ma anche questa è solo un'ipotesi personale e forse altrettanto fantasiosa.

Nico ha detto...

Si chiama Global Warming... ma troppa gente preferisce credere ai complotti segreti e aiuta gli inquinatori a lavorare incontrastati.

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