Introduzione. Gli aerei non meglio identificati
La "teoria" delle scie chimiche si regge su alcuni pilastri tra i quali ricordo: i) le scie a bassa quota, ii) il 70% di umidità relativa, iii) misteriosi aerei "non meglio identificati".
I primi due pilastri sono stati estensivamente discussi su questo blog e la loro fragilità è stata messa in luce. Oggi parliamo del terzo pilastro cercando di capire cosa sia davvero un aereo non identificato e se sia corretta l'equazione aereo non identificato = anomalia.
Per aereo non meglio identificato si possono intendere due cose.
1) Un aereo fotografato a basso ingrandimento la cui foto poco dettagliata non ne permette l'identificazione. L'aereo potrebbe essere qualunque cosa.
2) Un aereo fotografato ad alto ingrandimento, la cui foto estremamente dettagliata è stata confrontata con le foto di tutti gli aerei noti al mondo (gulp!) senza trovare alcuna corrispondenza. L'aereo non risulta identificabile.
Il caso 1 non rappresenta ovviamente alcunché (mica è colpa dell'aereo se non è stato "meglio" identificato, è colpa del fotografo che non si è impegnato abbastanza per identificarlo meglio!) mentre il caso 2 potrebbe rappresentare un'anomalia.
Ma è possibile produrre foto estremamente dettagliate di aerei con scia? Sì! E' stato mostrato in questo blog (qui) come sia possibile identificare aerei di linea con scia di condensa (che volano a quote solitamente comprese tra gli 8 e i 12 km) mediante l'uso di un telescopio.
Risulta a questo punto chiaro che una teoria complottista seria sulle scie chimiche dovrebbe gettare le sue basi su minuziose osservazioni telescopiche dimostranti al 100% la non identificabilità di un aereo, e non su foto vaghe, poco chiare e mal definite di aerei "non meglio identificati" che in realtà potrebbero essere qualunque cosa!
Risulta a questo punto chiaro che una teoria complottista seria sulle scie chimiche dovrebbe gettare le sue basi su minuziose osservazioni telescopiche dimostranti al 100% la non identificabilità di un aereo, e non su foto vaghe, poco chiare e mal definite di aerei "non meglio identificati" che in realtà potrebbero essere qualunque cosa!
Eppure, sorprendentemente, al meglio delle mie conoscenze nessuna minuziosa analisi telescopica dimostrante la non identificabilità di aerei con scia è mai stata pubblicata. Di conseguenza, nessuna teoria complottista sulle scie può a tutt'oggi basarsi sul pilastro degli aerei non meglio identificati.
Il discorso sulla problematica dell'identificazione di un oggetto a distanza e sulla formulazione di teorie complottiste basate sul nulla è il tema del nuovo racconto a disegni di oggi. Il protagonista della nostra storia, il simpatico Al Locco, dovrà vedersela addirittura con foto di presunti alieni, scattate però a notevole distanza ;) Le sorprese non mancheranno!
Il discorso sulla problematica dell'identificazione di un oggetto a distanza e sulla formulazione di teorie complottiste basate sul nulla è il tema del nuovo racconto a disegni di oggi. Il protagonista della nostra storia, il simpatico Al Locco, dovrà vedersela addirittura con foto di presunti alieni, scattate però a notevole distanza ;) Le sorprese non mancheranno!
Come sempre, buon divertimento!
Le mirabolanti avventure di Al Locco!
Testo: Cieliazzurri
Disegni: Vera
Se vuoi fare una cosa, falla bene
Alan Locco (per gli amici Al) era un bravo ragazzo che viveva in cima ad una montagna e che di lavoro faceva il pastore.
Al Locco era felice del proprio lavoro ma la sua grande passione era un'altra: la fotografia. Durante il lavoro non era infrequente che Al Locco si fermasse a fotografare il panorama che si poteva godere da quella cima o, in alternativa, le sue simpatiche pecorelle.
Un giorno Al fu colpito dalla visione dell'autostrada che si trovava a fondo valle e dall'incessante andirivieni di veicoli. La scena era molto bella e così Al Locco corse a casa a prendere il suo cavalletto e scattò alcune foto ai veicoli.
Arrivato a casa Al, ansioso di vedere le foto scattate, trasferì immediatamente le foto dalla fotocamera al suo pc.
Finito il trasferimento Al iniziò a guardare le foto e grande fu la sua sorpresa!!
In una delle foto Al ebbe l'impressione di vedere qualcosa di incredibile: un alieno a bordo di un'automobile rossa che rilasciava delle strane scie dalle portiere! Più Al guardava la foto, più si convinceva che la sua incredibile impressione era corretta anche se la foto, scattata da parecchi chilometri di distanza dall'auto, era purtroppo poco chiara.
Al Locco era comunque così sicuro della propria impressione che decise addirittura di aprire un blog per denunciare la cosa. Nel blog Al Locco descriveva la sua teoria secondo la quale degli alieni su veicoli non meglio identificati rilasciavano scie chimiche in autostrada.
Il blog non ebbe però molta fortuna poichè le fotografie postate da Al Locco erano sempre sfuocate, a causa della enorme distanza tra la macchina fotografica e le automobili.
Anche la nonna e le zie di Al quando scoprirono il blog non poterono far altro che ridere a crepapelle e prendere in giro il loro caro nipotino.
Anche la nonna e le zie di Al quando scoprirono il blog non poterono far altro che ridere a crepapelle e prendere in giro il loro caro nipotino.
Il povero Al Locco, ferito nell'animo, non si dette però per vinto e decise di fare quello che i più chiedevano: portare fotografie ad alta risoluzione degli alieni e dei veicoli anomali. E per far questo Al Locco decise di comprare su internet un potentissimo telescopio !
Il telescopio gli avrebbe finalmente permesso di mostrare al mondo che aveva ragione. Al Locco avrebbe fotografato l'alieno e il veicolo con un ingrandimento sufficiente a togliere ogni dubbio.
Cosi Al Locco iniziò a fotografare l'autostrada col telescopio. Purtroppo, già dopo le prime foto, tanto amara fu la sua sorpresa.
Le macchine che passavano nell'autostrada erano normalissime, banalissime autovetture guidate da normalissimi esseri umani. Nessuna stranezza, nessun alieno.
E così, la teoria degli alieni in autostrada crollò miseramente come un fragile castello di carta e il povero Al, triste e sconsolato, lasciò il telescopio e si diresse verso casa tentando di dimenticare la sua brutta avventura.
Al Locco imparò da questa esperienza una importante lezione: prima di affermare qualcosa è bene fare tutte le verifiche del caso!
Ma il simpatico Al avrebbe dovuto imparare anche qualcos'altro: i risultati di una ricerca non si ottengono subito. A volte bisogna aspettare a lungo e perseverare nella ricerca prima di arrivare a un risultato.
Ma il simpatico Al avrebbe dovuto imparare anche qualcos'altro: i risultati di una ricerca non si ottengono subito. A volte bisogna aspettare a lungo e perseverare nella ricerca prima di arrivare a un risultato.
Infatti, se Al Locco avesse osservato l'autostrada col telescopio ancora per qualche minuto.. forse non sarebbe rimasto tanto deluso ;-)
Note sul copyright
Copyright © Cieliazzuri - Vera. All rights reserved. Tutti i diritti sono riservati. Per richiedere la riproduzione dei disegni o dell'articolo scrivere all'indirizzo e-mail sciemilano@yahoo.it
20 commenti:
Complimenti, ottimo post, come sempre del resto :-)
Ciao Cribbio, grazie! :)
post simpaticissimo, complimenti.
Ciao frankbat, grazie anche a te! :)
Beh, uno che compra un telescopio per verificare non è propriamente un allocco. Lo è chi non si pone nemmeno la domanda.
Straker ha già risolto il problema dichiarando che dopo lunghe ed attente osservazioni si è notato che i tanker, sapendo di essere osservati, mostrano segni identificativi di altri aerei....
Se non è malafede questa...
Bella storiella comunque :-)
Ciao Orsovolante, grazie :)
L'argomento aereo malvagio con scia camuffato da aereo normale è uno degli argomenti utilizzati per tentare di sorreggere la fragile "teoria" delle scie chimiche.
Si tratta di un argomento molto fantasioso che però andrebbe dimostrato con minuziose analisi telescopiche ;-)
Ciao!
Ciao Cieliazzurri, ho la prova dell'esistenza di nuvole artificiali a bassa quota, altrimenti chiamate scie chimiche. La prova si avvantaggia di due dimostrazioni inoppugnabili, di natura fisica e matematica. Ne vogliamo discutere ? Magari anche con l'ambasciatore, che forse sarebbe il più indicato ?
Grazie.
Altotas, se hai delle prove inoppugnabili ti consiglio di scrivere un articolo e inviarlo a una rivista referata. Se l'articolo verrà accettato, dimostrarai al mondo l'esistenza delle scie chimiche.
Se vuoi discutere con l'ambasciatore, ti puoi rivolgere direttamente a lui.
Benissimo Cieliazzurri, grazie per l'inoppugnabile disponibilità scientifica !
Non capisco a cosa ti serva la mia disponibilità scientifica.
Ma se hai delle prove "inoppugnabili", cosa aspetti a inviarle a un Journal referato? La carrozza?
Buon lavoro (se scriverai l'articolo) e buone Feste.
Fossi Carmine, intanto farei verificare la cosa da qualche meteorologo serio e qualificato. Certo, se è la solita foto di scia bianca e nuvola arrossata al tramonto, stiamo freschi...
Dimentichiamo le incomprensioni, faccio un appello al tuo amore per la scienza, che in fondo sono convinto ci accomuni, guarda questa immagine
http://img693.imageshack.us/img693/8834/laprovatrigonometricado.gif
Presto grazie ad un amico dovrei poter illustrare questo ed altri documenti in modo rigoroso su un sito ad hoc. Sei anche il benvenuto a casa mia se vuoi verificare tutti i riferimenti al territorio, previo avviso che metto apposto la casa ;;))
L'immagine è uno screenshot di vari frammenti di filmato che avevo assemblato e messo sul tubo a questo link, con le spiegazioni scientifiche di cui sono certo:
http://www.youtube.com/watch?v=sKRg2_0uTK4
Ripeto, dimentichiamo per un attimo noi stessi e le nostre iniquità e proviamo ad argomentare di scienza pubblicamente, sarei contento se tu e l'ambasciatore analizzaste questi documenti, grazie comunque per il gesto di apertura.
Markogts: "Fossi Carmine, intanto farei verificare la cosa da qualche meteorologo serio e qualificato."
Ciao Marko, sei ingegnere, anche se ci siamo scontrati non posso eccepire nulla sulle tue capacità e conoscenze tecniche, così come conosco Massimo e le sue capacità, anzi, credo che ormai ne sappiate più dei meteorologi molto disattenti all'argomento. Provate ad analizzare insieme questo materiale. Da scienziati, avete un dovere nei confronti di questi documenti anche se non vi evoco alcuna simpatia (questo posso capirlo). Non è possibile che le Istituzioni continuino a negare ciò che balza all'occhio in base a semplici considerazioni geometriche o di ottica fisica, che ci dicano cosa stanno facendo, ad esempio può essere che quel giorno era in corso un'operazione di cloud seeding, ma ce lo devono dire ! Tu Marko sei un maestro di queste cose, a 5° di elevazione con quell'umidità sai perfettamente che si vedono solo strato-cumuli. Vedete voi, spero possiate giudicare tale materiale secondo scienza e coscienza, stasera sono fuori, eventualmente rispondo domani, grazie comunque.
Carmine, adesso in inverno giornate serene con scie non dovrebbero mancare, se vuoi che ci mettiamo seriamente a stimare le quote di volo degli aerei, non c'è problema. Dalla foto che hai postato comunque, non ho capito nulla.
La possibilità di vedere scie a 100 km di distanza è abbastanza elevata. In genere, scie nord-sud visibili verso est (guardando da Monfalcone) sono aerei sulle radiali del VOR di Ilirska Bistrica, 60 km da Monfalcone. Quelle che si vedono a sud, invece, sono di solito sulla direttrice Pola-Venezia, più o meno stessa distanza minima, che facilmente arriva a 100 e oltre km mentre l'aereo si sposta.
Markogts:"La possibilità di vedere scie a 100 km di distanza è abbastanza elevata"
Questo non lo posso scientificamente accettare ingegnere,con tutto il rispetto. Questa tua affermazione non è supportata dall'evidenza scientifica delle osservazioni quotidiane che io costantemente eseguo, come ho scritto nell'immagine non ho mai, ripeto, mai visto scie di aereo bianche alla stessa elevazione di quelle scie-cumulus mostrate nel filmato e se le aerovie sono quelle da te menzionate, le scie dovrebbero esibire sempre la stessa elevazione, ed infatti è così, come si spiega invece la collocazione così bassa di quelle scie-cumulus mai avvenuta prima ?
Del resto è sufficiente consultare qualsiasi sito e andarsi a vedere la definizione di visibilità per averne conferma, ne riporto una:
"VISIBILITA’ - 1. In senso lato, la visibilità è una caratteristica dell'atmosfera risultante dalla combinazione delle proprietà ottiche di essa e delle proprietà dell'occhio umano; combinazione che determina la possibilità di vedere e riconoscere oggetti posti a varie distanze dall'osservatore.
2.Nella pratica meteorologica, s'intende per visìbilità la distanza della visibilità, ossia la massima distanza alla quale, in dipendenza dalle condizioni atmosferiche, si possono vedere e identificare, a occhio nudo, oggetti evidenti non artificialmente illuminati di giorno, e oggetti evidenti artificialmente illuminati di notte. Dal punto di vista aeronautico la visibilità sì può ritenere pessima se minore di 1 km, cattiva se intorno a 2 km, mediocre se intorno a 4 km, buona se intorno a 10 km, ottima se intorno a 20-30 km, perfetta se intorno a 50 km, eccezionale se superiore a 50 km."
E comunque, se non hai capito nulla della foto che ho postato, mi metterò il cuore in pace e andrò avanti per la mia strada. Mi permetto solo di postare un altro mio filmato di fronte al quale uno scienziato onesto dovrebbe solo ammettere di trovarsi di fronte ad una scia di condensazione chimica a bassa quota, poichè non esistono altre spiegazioni scientifiche validate.
http://www.youtube.com/watch?v=EW6HgnkBIzM
A Cieliazzurri voglio dire che non intendo scrivere articoli per riviste scientifiche referate poichè è persuasione del sottoscritto che il fenomeno sia talmente scontato e sotto gli occhi di tutti che sarebbe come richiedere un referaggio sull'acqua bagnata. Io credo che gli scienziati sappiano, così come l'aeronautica sa, ma evidentemente per qualche motivo strategico deve essere mantenuto il segreto militare. Detto questo ragazzi, vi ringrazio per il confronto e vi auguro buon proseguimento, buone feste anche voi, ciao.
Canin fotografato da Muggia, 70 km di distanza, 2500 metri di altezza. Un aereo che fosse alla sua stessa altezza apparente, sarebbe a 280 km di distanza. Viceversa, alla sua distanza sarebbe quattro volte più in alto, ben oltre il margine della foto. Un altro esempio (non mio) di visibilità di oltre 160 km.
La formula per il calcolo dell'orizzonte è semplice e impossibile da fraintendere e flettere alle proprie convinzioni (o anche Pitagora fa parte del complotto?). Con diecimila metri di quota hai 357 km di raggio di visibilità. L'attenuazione dell'atmosfera è trascurabile sopra i 2-3000 metri, viceversa la rifrazione atmosferica permette a volte di andare qualcosa oltre il limite geometrico. Più che altro, non esiste una classificazione della BUONA visibilità, in genere il problema è classificare la SCARSA visibilità.
Rassegnati all'evidenza dei fatti.
PS la definizione di "scie-cumulus" sarebbe?
PPS per cominciare a capire qualcosa di quella foto, avrei bisogno della versione grezza, a piena risoluzione, priva di scritte, completa di exif e di coordinate dello scatto.
Io considero il fenomeno delle scie chimiche una ipotesi che ancora deve essere verificata. Se un giorno trovassi una prova che verifica inoppugnabilmente questa ipotesi, scriverei di corsa un articolo e lo invierei ad una rivista scientifica (ci sono delle riviste open source, accessibili a tutti, referate e con impact factor come ad esempio Atmospheric Chemistry and Physics). Essendo la prova inoppugnabile, l'articolo supererebbe facilmente l'esame implacabile dei referee e verrebbe accettato e pubblicato. A quel punto esisterebbe una prova scientifica "ufficiale" dell'esistenza delle scie chimiche che non potrebbe essere ignorata dalle Istituzioni proprio perchè "ufficializzata" dal referaggio.
E' chiaro che la validità di una prova non dipende dal fatto di essere pubblicata su un Journal ma dal fatto di essere corretta. Tuttavia, in questa società la comunicazione scientifica avviene prevalentemente attraverso le riviste referate e vista poi la delicatezza della questione, una ufficializzazione della prova dimostrante l'esistenza delle scie chimiche sarebbe opportuna.
Se invece si decide di pubblicare un dato scientifico senza referaggio si corre sempre un rischio: quello di pubblicare qualcosa di sbagliato. Gli errori e le dimenticanze sono sempre dietro l'angolo, e pubblicare qualcosa senza farlo visionare da esperti del campo potrebbe avere la nefasta conseguenza di divulgare un'informazione errata. Per evitare ciò, nel caso di pubblicazione senza verifica su blog o siti, consiglierei almeno di indicare che la prova non è stata verificata da nessuno. Il lettore sarebbe avvisato.
Markogts:"Rassegnati all'evidenza dei fatti"
Certo che mi rassegno all'evidenza dei fatti, e i fatti danno un riscontro certo, scie chimiche a bassa quota !
I fatti bada ben, non le chiacchiere.
Mandi frut.
Cieliazzurri" ...e vista poi la delicatezza della questione ..."
Una giusta osservazione Cieliazzurri, una giusta osservazione, delicatissima direi !
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