lunedì 18 maggio 2009

Disomogeneità

La giornata del 15 maggio 2009 è stata davvero interessante per quel che riguarda l'osservazione di scie di condensazione nel cielo di Milano.
La mattinata aveva regalato qualche scia persistente ma una ostinata copertura nuvolosa non lasciava presagire lo spettacolo che invece si è potuto osservare tra le 19:30 e le 20:30, spettacolo annunciato da una affascinante iridescenza in cielo.

Di seguito alcune fotografie della serata del 15 maggio.



Bene. Tra le tante foto scattate nella giornata, quella a mio avviso più interessante e che vorrei discutere in questo post è la seguente:



Nella foto possiamo osservare una scia non persistente ed una scia persistente, enorme, insieme. Il confronto tra dimensioni e forma delle due scie è drammatico.
Una breve ripresa video delle due scie è mostrata qui di seguito:



Bene. Chi ritiene coerente la "teoria" delle scie malvagie potrebbe pensare: "Ecco la prova dell'esistenza delle scie chimiche: le scie di condensazione durano al massimo qualche minuto, la scia enorme è chiaramente una scia chimica. E poi, scia enorme e scia piccola insieme: non è normale!".
Hmm.. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Siamo sicuri che le scie di condensazione durino al massimo qualche minuto? Siamo sicuri che l'espansione non sia una cosa normale? Siamo sicuri che vedere una scia grande e una piccola insieme non sia nulla di strano?
Allora, prima di considerare un fenomeno che ci sorprende come anomalo consiglierei di verificare se il fenomeno possa avere una spiegazione normale.
Quindi, nel nostro caso specifico, esiste una spiegazione normale di quanto vediamo nella fotografia?
Certamente. Come tutti ormai sappiamo l'atmosfera non è omogenea in ogni suo punto, ma temperatura, umidità, pressione variano. Inoltre sappiamo ormai molto bene che sulla base della letteratura scientifica, con livelli di umidità relativa sopra saturazione su ghiaccio le scie di aereo possono durare anche ore e possono espandersi notevolmente [1, 2]. Con livelli di umidità sotto saturazione su ghiaccio, le scie possono invece durare anche solo pochi secondi.

Ed ecco allora la spiegazione normale, scientifica e oserei dire banale del fenomeno osservato: i due aerei si trovano in differenti punti dell'atmosfera. La scia corta si trova in una zona dell'atmosfera con umidità relativa bassa, ben sotto la saturazione su ghiaccio e quindi non persiste. La scia lunga si trova in una zona dell'atmosfera com umidità a livello della saturazione su ghiaccio e quindi persiste. Non potendo escludere questa possibilità, non possiamo parlare di anomalia!

Consiglierei quindi vivamente a tutti gli appassionati della tematica delle scie chimiche che vogliono basare le proprie convinzioni su solidi dati scientifici (a chi non piace la scienza non posso far altro che augurare buona fortuna :) di considerare un fenomeno come anomalo solo quando sia stato verificato con zelo sulla base della notevole letteratura scientifica presente che il fenomeno non possa avere una spiegazione normale.

PS


Questo articolo è stato riassunto in questa Spiegazione a voce (ci mette un po' a caricare ma è molto chiara :)

Referenze
[1] Cornell Aeronautical Laboratory INC.of Cornell University, Buffalo 21, N.Y. Prediction of aircraft condensation trails Project contrails Final Report Report noVC-1055-P-S Contract No. Nonr-1857 (00) 31 October 1961.
[9] Gierens KM (1996) J Atm Sci 53 (22) 3333 3348

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2 commenti:

markogts ha detto...

Ciao! Hai una corrispondenza con i radiosondaggi? *Apparentemente* ;-) la scia corta si forma SOPRA quella persistente.

cieliazzurri ha detto...

Ciao, le foto sono delle ore 20 circa, un po' lontani dai sondaggi delle 12Z e delle 00Z

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