Osservando il cielo sopra Milano, a causa della vicinanza di due aeroporti alla città, possiamo spesso ammirare splendidi aerei in volo a bassa quota.
Riconoscere i modelli degli aerei che osserviamo e stimarne la quota di volo sono attività di una certa utilità per chi si interessi della tematica delle scie chimiche.
Ho pensato allora che l'analisi di fotografie di aerei a bassa quota potrebbe essere utile per chi si avvicinasse alla tematica delle scie di aereo o per chi volesse migliorare le proprie conoscenze sulla tematica.
Riporto in questo post fotografie di aerei che hanno sorvolato Milano nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 novembre 2008. Riporto altresì una breve analisi delle fotografie atta a identificare i modelli di aereo e stimarne le quote di volo.
I dettagli tecnici riguardanti le fotografie, la fotocamera, le modalità di scatto e il metodo di stima della quota sono riportati in fondo all'articolo.
Alle ore 13 di sabato 8 novembre, giornata caratterizzata da un cielo azzurro e pulito, ideale per fotografare gli aerei, vedo passare un aereo a bassa quota.
Particolare del velivolo.
Il velivolo dopo processamento e raddrizzamento dell'immagine.
A causa della bassa quota di volo possiamo visualizzare numerosi dettagli dell'aereo (finestrini, attuatori, motori, APU etc). In particolare, appare ben visibile il codice di registrazione (sigla alfanumerica che identifica uno specifico apparecchio) sull'ala sinistra.
l codice di registrazione in posizione subalare.
Da questo codice facilmente leggibile, I-BIML, risaliamo immediatamente (basta mettere la sigla su Google) al modello di aereo ed alla compagnia aerea (be', sulla compagnia aerea non c'erano dubbi ;) Si tratta di un Airbus A319-112 Alitalia.
Possiamo anche stimare la quota di volo di questo apparecchio utilizzando un semplice metodo precedentemente descritto su questo blog e basato sull'analisi di una fotografia di un aereo di modello noto.
La distanza del velivolo dalla fotocamere è stimata intorno ai 2000 m mentre la quota di volo è stimata intorno ai 1750 metri.
La distanza del velivolo dalla fotocamere è stimata intorno ai 2000 m mentre la quota di volo è stimata intorno ai 1750 metri.
Venti minuti dopo il passaggio dell'A319 passa sopra casa mia un altro aereo a bassa quota.
Particolare del bellissimo apparecchio dopo processamento e raddrizzamento dell'immagine.
Notiamo subito che l'aereo è un trimotore. Oltre ai due motori alari, l'apparecchio presenta un terzo motore in coda.
Particolare del terzo motore.
Veniamo al riconoscimento. Anche in questo caso siamo facilitati dal fatto che è perfettamente visibile il codice subalare.
Codice subalare del simpatico trimotore.
Il codice, EI-UPA, corrisponde a un MD-11F Alitalia (Gioacchino Rossini). E' un aereo utilizzato dall'Alitalia come cargo. 1, 2, 3.
L'MD11 è un aereo lunghetto, oltre 61 metri. Quasi due volte un A319. La sua quota di volo è stimata intorno ai 3250m.
Passiamo infine alla giornata di domenica. Le condizioni di visibilità erano meno buone di sabato. Intorno alle 16 passa questo aereo.
Il riconoscimento in questo caso è un pochino più complesso. Lo stabilizzatore orizzontale (la codona per intenderci) è tipico dei boeing. L'aereo sembra essere un 737-800 o un 737-900. I colori del velivolo sono abbastanza caratteristici e sono compatibili con quelli della compagnia aera Turkish Airlines. Il codice di registrazione subalare questa volta è poco leggibile. Tuttavia, avendo fotografato l'apparecchio più volte, ho recuperato le lettere che si leggono meglio da ciascuna foto e le ho raggruppate nella immagine che segue.
Le lettere appaino ora abbastanza leggibili. Andando a leggere i codici dei 737 della compagnia Turkish Airlines, per farci una idea di che lettere sono usate, arriviamo finalmente a identificare il codice del nostro aereo come TC-JGY. Si tratta di un Boeing 737-8F2 per l'appunto della compagnia Turkish Airlines. La sua quota stimata è di 2350m
Queste sono alcune foto del TC-JGY: 1, 2.
Viste le basse quote di volo, gli aerei analizzati non producono scie di condensazione.
Viste le basse quote di volo, gli aerei analizzati non producono scie di condensazione.
Poiché il nostro interesse principale è dato dalle amate/odiate scie di aereo, concludo l'articolo con una foto di un aereo con scia, fotografato intorno alle 12:20 sempre di domenica 9.
Identifico l'aereo come un Airbus A321 per efficace sovrapposizione dell'aereo fotografato con un modello in scala dell'A321. La compagnia non è identificabile. La sua quota stimata di volo è di 10500 m circa. A quella quota, alle 12Z del 9 novembre il criterio di Appleman per la formazione di scie è rispettato (250 hPa, -58,5°C, pienamente in zona "always contrails").
Vediamo infine i 4 simpatici protagonisti della nostra storia tutti insieme, raggruppati nella stessa immagine. Tutti e 4 gli aerei che compaiano nel collage riportato qui di seguito sono stati fotografati con la medesima distanza focale (zoom ottico 18X) e risoluzione (8 mpx2). A parte il primo aereo (l'A319) gli aerei della foto sono passati sulla mia verticale, più o meno esatta.
Dettagli tecnici
Fotocamera e metodo di stima della quota.
Tutte le fotografie sono state scattate con una distanza focale di 83 mm (zoom ottico 18X). La risoluzione originale di tutte le immagini è di 3264 X 2448 px2. La dimensione del CCD della fotocamera (base) è di 5,76 mm. Per la stima della quota di volo è stato usato un metodo precedentemente descritto, nell'assunzione che la lunghezza misurata (proiezione sul piano focale della foto) non differisca significativamente dalla lunghezza effettiva (se essa si trovasse sul piano focale).
Analisi delle fotografie.
A319. Angolo di elevazione (inclinazione della fotocamera rispetto al suolo) stimato: 60°; lunghezza aereo nella foto: 795 px; lunghezza aereo: 33,84 m.
MD11. Angolo di elevazione stimato: 80°; lunghezza aereo nella foto: 881 px; lunghezza aereo: 61,6 m.
B737. Angolo di elevazione stimato: 90°, lunghezza aereo nella foto: 792 px; lunghezza aereo: 39,5 m.
A321. Angolo di elevazione stimato: 80°; lunghezza aereo nella foto: 197 px; lunghezza aereo 44,51m.
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10 commenti:
Ciao Massimo,
vedo che ti mantieni in ottima forma con questi esercizi periodici di stima delle quote ;-))))))
Marco.
Ciao Marco
E' un'attività così divertente :-)
Ciao Massimo, complimenti per l'ottimo lavoro.
E' così che si procede in maniera scientifica.
Hai notato la questione del telemetro sul blog di Straker?
Hai notato le evidenti incongruenze che si presentano nel suo MONTAGGIO?
Davvero ridicolo.
Complimenti, invece, a te per il rigore utilizzato in ogni tua analisi.
Volevo metterti in testa una piccola curiosità: come interpreti quel famoso documento "SPACE PRESERVATION ACT OF 2001" in cui vengono citate le chemtrails?
Non è già questa la prova della loro esistenza?
Che ne dici di creare un post a riguardo, con le tue interpretazioni e pareri a riguardo?
Un abbraccio,
Saimon
Ciao Saimon :)
Che piacere risentirti.
La tua "piccola curiosità" sul documento che parla di chemtrails è molto interessante.
Per discutere la cosa sarebbero necessarie alcune informazioni.
1) Recuperare il documento originale e verificarne la fonte.
2) Verificare cosa si intende per chemtrails in tale documento.
3) Verificare se le chemtrails erano indicate come una arma da sperimentare e non ancora prodotta, o come una arma già sperimentata.
A quel punto potremmo dare il nostro giudizio sulla cosa.
Resta il fatto che, quand'anche la nostra analisi del documento avesse come risultato che le chemtrails esistono, ciò ovviamente non dimostrerebbe che le scie che vediamo in cielo sono in effetti chemtrails.
Pensi di poter recuperare il documento originale?
Ciao
Massimo
ps
Mi puoi mandare una email? Vorrei chiederti alcune cose su un altro argomento che vorrei trattare.
Ciao Saimon, ben tornato.
Mi sono permesso di inviarti a mezzo e-mail, qualche foto originale della famosa scia che a tuo avviso si collocava sopra le nubi. Sarei contento di avere un tuo parere dopo l'osservazione delle foto originali che credo di ricordare tu non abbia mai visionato, grazie.
Ciao.
PS: spero che il tuo indirizzo di posta elettronica sia sempre quello ;;))
Carmine
Ciao Massimo, il documento si trova anche su wikipedia, a dimostrazione del fatto che non si tratta di un documento segreto o inventato, ma pubblico e accessibile a tutti.
http://en.wikipedia.org/wiki/Space_Preservation_Act
Si tratta di una proposta di bandire le chemtrails e quindi assume che esistano già.
Un abbraccio
Saimon
P.S.:Massimo, scrivimi prima tu al solito indirizzo mail, perchè ho perso il tuo!
Ciao altotas, dato che ti ho già risposto in merito alle foto, vorrei un tuo parere su quel documento di cui ho parlato a Massimo.
A presto
Saimon
Ciao Saimon,
il documento che citi è di importanza cruciale, proprio perchè dimostra che il concetto di chemtrails esiste.
Ed evidentemente non solo il concetto.
Sai bene che ho cercato in tutti questi mesi di cercare di capire cosa effettivamente siano queste chemtrails, proprio per il fatto che è assodato che esse esistano, sulla base del documento da te indicato.
Le mie conclusioni sono che le chemtrails siano contrails chimicamente condizionate, quindi un arma dagli usi più disparati mascherata da innocue contrails.
Ciao.
Sono d'accordo sulla tua definizione, anche se non e' per niente facile distinguere quando sono normali e quando non lo sono.
E' la cosa piu' logica, per gli organi che utilizzano chemtrails, cammuffarle da normali scie di condensazione, e proprio per questo non e' facile, con strumenti semplici come una telecamera e una macchina digitale, distinguere i due casi.
A presto,
Saimon
Saimon:" Sono d'accordo sulla tua definizione, anche se non e' per niente facile distinguere quando sono normali e quando non lo sono."
E' questo il bello ;;))
Saimon:"E' la cosa piu' logica, per gli organi che utilizzano chemtrails, cammuffarle da normali scie di condensazione"
Basta vedere cosa sono riusciti a fare con l'11 settembre, questi non sono mica scolaretti !
Saimon: "e proprio per questo non e' facile, con strumenti semplici come una telecamera e una macchina digitale, distinguere i due casi."
Molto corretto. A meno che gli Dei non ti facciano un dono, come questo:
http://img399.imageshack.us/my.php?image=immagine1832oh9.jpg
In questo caso ero dotato di uno strumento assolutamente idoneo per poter constatare la natura miracolistica di quella scia, ovvero i miei occhi (((;;;;
Ma è un caso unico al mondo, purtroppo !
Ciao Saimon.
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