La mattina del 27 ottobre 2007, la maestra della classe IA di una bella scuola elementare di una grande città del Nord disse ai suoi alunni: “Domani mattina parleremo delle nuvole. Per domani il compito è guardare il cielo e disegnare le nuvole che vedete”.
I bambini corsero felici a casa per disegnare il cielo!
Il giorno dopo, la maestra si fece consegnare i disegni e li esaminò.
I bambini corsero felici a casa per disegnare il cielo!
Il giorno dopo, la maestra si fece consegnare i disegni e li esaminò.
La maestra guardò i disegni e rimase basita. Si rivolse allora alla classe e disse: "Ma allora non ci siamo capiti. Avevo detto di disegnare le nuvole, non delle forme geometriche. Abbiamo già studiato il triangolo, il cerchio, l’angolo retto!".
Un bambino allora si alzò e disse: “Ma signora maestra, abbiamo fatto proprio quello che ci ha detto! Abbiamo disegnato le nuvole che abbiamo visto. E le abbiamo anche fotografate! Guardi..".
Un bambino allora si alzò e disse: “Ma signora maestra, abbiamo fatto proprio quello che ci ha detto! Abbiamo disegnato le nuvole che abbiamo visto. E le abbiamo anche fotografate! Guardi..".
E così dicendo, il bambino mostrò alla maestra le foto delle nuvole scattate il giorno prima.
La maestra guardò le foto e rimase sconvolta. Pensò allora: "Ma cosa è successo al nostro cielo? Queste non sono le nuvole che vedevo quando io andavo a scuola! Io non ho mai visto queste strane nuvole ad angolo, o dei cerchi di Giotto disegnati nel cielo! E adesso cosa racconto ai miei alunni? ”.
Ma ecco che in quel momento la maestra ebbe una splendida idea! Una volta ripresasi dallo shock, la buona maestra decise di sostituire le finestre della scuola con dei bellissimi poster di fotografie del cielo, scattate nei primi anni '90.
La maestra allora chiese ai suoi alunni di ripetere la prova di disegno e, questa volta, gli alunni disegnarono le nuvole come lei le ricordava.
La maestra allora tirò un sospiro di sollievo e finalmente poté fare ai suoi alunni la lezione sulle nuvole, spiegando cosa sono i cirri, gli strati e i cumuli, e tutti i bambini furono felici!
Nota
Si ringrazia CV per la lettura del manoscritto ed i suggerimenti.
15 commenti:
bellissimissimooo!
un bacione!
Angela
fosse vero!...lo facessero tutti gli insegnanti di tutte le scuole!...
purtroppo senza una circolare ad hoc del Direttore non accadrà MAI!
eppure sarebbe il sistema più efficace per la conoscenza del problema...
...con le circolari una volta si doveva spiegare circa l'unesco il mec e tutte le iniziative del NWO!
...è utopia pura pensare che che possa avvennire per gli strumenti di morte dello stesso!
ariangela
bello, bravo! mi piace perfetto!
cv
Ciao Angela, grazie :)
Speriamo almeno in qualche nuovo miracolo che migliori l'aspetto del nostro cielo..
Ciao cv, grazie :)
Bellissimo articolo! Complimenti. Efficace, semplice, geniale!
Bisognerebbe farlo leggere a certi elementi che scrivono solo perché battono dei tasti a caso sulla tastiera... oppure sotto dettatura?
Ciao straker, grazie :)
Eh sì. E poi mi viene da pensare che certe nuvole che dovrebbero essere di origine OROgrafica, si formano invece dalle scie persistenti degli aerei. Mi sembrano più che altro delle nuvole di origine AEROgrafica!
:D
Ottimo!!! Non ho parole: sei bravissimo.
Ciao
Vero! Io che un tempo aerografavo ne noto la spiccata similitudine operativa.
Bravo!!!
Ciao Zret, grazie! :)
Ciao Oldleon, grazie :) e a presto!
Simples e objetivo.
Seus artigos sao de extrema importancia ao mundo.
Parabens!!!
veta
muito obrigado veta :)
Tchau!
Molto bello.
Complimenti.
Grazie Comicomix!
Ciao :)
Posta un commento
La discussione critica è un elemento fondamentale di questo blog. Essa si basa sull’accettazione reciproca di buona fede da parte di chi partecipa alla discussione. Risulta ovvio che senza tale presupposto non può esistere alcuna discussione.
Di conseguenza, le persone che mi inviano commenti riportanti gravi offese vengono automaticamente escluse dalla discussione.
Ricordo che i commenti non pubblicati riportanti gravi offese non vengono comunque eliminati.
In ogni caso, come ci ricorda Anna Tatangelo:
"Quando la persona è niente, l'offesa è zero"